"Sopravvivere” in Triage è oggi la parola d’ordine che non è più riferita al paziente ma all’operatore. Aumentare il ben-essere nel contesto sanitario, attivando energie positive, diventa di grande aiuto per la persona, che, adeguatamente motivata, trova più significato nel lavoro che svolge traducendolo in ben-fare. Nei contesti lavorativi attuali diventa però difficile conservare adeguati livelli motivazionali; oggi è necessario sviluppare competenze che permettano al professionista di affrontare elevati carichi di lavoro, la capacità di gestire dinamiche relazionali complesse e “preservare” la propria “integrità” mentale ed emozionale. Prendere consapevolezza delle proprie risorse interne sia emotive che mentali permette di rapportarsi con se stessi e con gli altri con maggiore efficacia aumentando così il livello della motivazione e delle performance professionali. Migliorare la qualità del lavoro in termini di efficacia e di efficienza permette infine di abbassare il proprio livello di stress o meglio ancora di sviluppare adeguate strategie di gestione dello stesso. Il corso nel primo giorno realizza un retraining sul modello del triage globale, in linea con quanto previsto relativamente alla formazione permanente dalla normativa nazionale, e tratta i punti essenziali dei tre documenti pubblicati l’ 1/8/2019 dal Ministero della Salute: Linee di Indirizzo sul triage intraospedaliero, OBI e Sviluppo del Piano di Gestione del Sovraffollamento in Pronto Soccorso. Il secondo giorno, partendo dall’ analisi delle criticità presenti nei contesti operativi, sia per quanto riguarda la gestione di una comunicazione efficace in triage che la capacità di identificare e gestire le dinamiche relazionali tipiche di questo contesto assistenziale, intende fornire stimoli e competenze atte a promuovere una corretta attenzione alla risorsa più preziosa: il professionista.Premessa
Obiettivi formativi